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ToggleDa dove partire? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che tante mamme come me si pongono nel momento in cui devono cimentarsi con le prime pappe del proprio bimbo.
E proprio come tante mamme, anche io ho dovuto affrontare la fase di svezzamento della mia bimba.
Ormai da qualche settimana mi ritrovo a cucinare pappe e pappine di ogni tipo. Dopo i primi giorni di incertezze, finalmente ho acquisito una certa dimestichezza e sicurezza nella preparazione delle ricette per bimbi. Ma devo ammettere che all’inizio non è stato per niente semplice.
Non riuscivo proprio a capire come iniziare lo svezzamento. Avevo sempre l’impressione di sbagliare qualcosa, ed ero assalita da mille dubbi. Così, ho iniziato ad inviare messaggi alla mia pediatra ed alle mie amiche per chiedere dei pareri in merito e devo dire che mi sono state tutte di grande aiuto.
Grazie ai consigli ricevuti, tutto è stato molto più semplice. Ovviamente, oltre a seguire le ricette indicate dalla vostra pediatra, lasciatevi anche guidare dal proprio istinto, imparando a personalizzare la pappa in base al gusto del vostro bambino.
Dunque, per aiutare le mamme che come me hanno dei dubbi e non sanno come svezzare il proprio bimbo, ho deciso di scrivere questo articolo, proprio, per guidarle nella preparazione della pappa durante i primissimi giorni. Ma prima di spiegarvi come fare lo svezzamento, desidero prima fornirvi qualche indicazione in più per capire in cosa consiste questa importantissima fase della vita di un bambino.
Cos’è lo svezzamento?
Lo svezzamento è il periodo di transazione della storia alimentare del bambino, durante il quale il latte, materno o artificiale cessa di essere l’unico alimento del lattante e gradualmente sostituito da cibi semi-solidi diversi, fino al raggiungimento di una dieta varia. Questo cambiamento deriva dalla necessità di apportare al bambino un’adeguata e bilanciata quantità di nutrienti che dopo i primi mesi di vita non è più garantita dall’alimentazione lattea esclusiva. I nuovi alimenti vengono introdotti lentamente, uno per volta, allo scopo di prevenire o individuare eventuali intolleranze o allergie alimentari.
A quanti mesi si inizia lo svezzamento
L’età di inizio della prima pappa non è necessariamente uguale per tutti i lattanti. Finché l’alimentazione lattea esclusiva, specie se da latte materno, riesce a garantire un adeguato accrescimento non è necessario iniziare assaggi di nuovi cibi né una vera pappa. È comunque consigliabile che lo svezzamento inizi al massimo al compimento del 6° mese, per evitare carenze nutrizionali soprattutto di ferro e vitamina D che subentrano nel caso di alimentazione lattea esclusiva oltre il sesto mese.
Il bambino, inoltre, deve essere pronto ad accettare la nuova modalità di nutrizione, passando dalla suzione all’uso del cucchiaino. È importante valutare anche il livello di sviluppo psicomotorio raggiunto da ogni bambino, ed evitare di forzare l’inizio dell’alimentazione semi solida se il bambino non fosse ancora in grado di stare seduto con un minino sostegno, se non fosse ancora incuriosito dai cibi che vede sulla tavola di famiglia, se avesse ancora la tendenza a respingere il cucchiaino spingendolo con la lingua fuori dalla bocca, riflesso naturale e protettivo del lattante.
La guida per capire come iniziare lo svezzamento dei bambini
Ecco per tutte le mamme, una guida che le possa aiutare passo passo nella preparazione della prima pappa per il proprio bambino.
La pappa deve contenere i seguenti macronutrienti: carboidrati, grassi e proteine.
Come preparare il brodino
Si inizia con il brodo vegetale:
- Per prepararlo occorrono una patata ed una carota.
- Lavatele per bene, tagliatele in piccoli pezzi e mettetele a bollire in 700/800 ml di acqua.
- Lasciate cuocere per circa 30 minuti fino a quando l’acqua non si sarà ridotta e le verdure avranno rilasciato tutti i loro succhi. Togliere le verdure.
Nota bene:
Secondo la ricetta indicata dalla mia pediatra, le verdure vanno inserite nella pappa, dopo 15 giorni, solo frullate.
In quasi tutte le ricette consigliate, sono necessari circa 200/250 ml di brodo, io personalmente, per preparare la pappina per la mia bimba ne utilizzo solo 70 ml.
Soprattutto all’inizio, non potete sapere come reagiranno i vostri bimbi ai nuovi sapori, dunque, 200 ml di andrebbero sprecati. Molti bimbi, infatti, non mangiano più di o 4 cucchiaini. È consigliabile, dunque, soprattutto all’inizio fare qualche prova per capire i gusti del vostro bambino.
Sempre secondo la mia personale esperienza, conservo il brodo ottenuto in frigo in una bottiglia di vetro chiuso per bene. In questo modo sarete coperte per 3 giorni.
Trascorsi i tre giorni dovrete rifare il brodo aggiungendo, un’altra verdura.
Ma ritorniamo alla nostra pappina.
Come condire il brodo
Prendete 70 ml circa di brodo, riscaldatelo e conditelo come segue:
Per 3 giorni a settimana (Lunedì, Martedì, Mercoledì): condire il brodo caldo con un cucchiaio di crema di riso o farina di mais e tabioca (carboidrati), un cucchiaio di parmigiano stagionato 24 mesi (proteine) ed un cucchiaino a crudo di olio extravergine d’oliva (grassi).
Amalgamate il tutto e servite la pappina ancora calda al vostro bimbo o alla vostra bimba.
Per 4 giorni a settimana
(Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica): il giovedì, rifaccio il brodo. Il procedimento da seguire è sempre lo stesso, ma questa volta bisogna aggiungere alla patata e alla carota anche la zucchina.
Condire il brodo caldo con un cucchiaio di crema di riso o crema di mais e tabioca (carboidrati) e un cucchiaino a crudo di olio extravergine d’oliva (grassi). Questa volta, dovrete sostituire il parmigiano con del liofilizzato di carne (proteine) per 4 giorni. (Meglio iniziare con le carni bianche come pollo, coniglio, agnello, tacchino).
Io ho iniziato con quello di pollo e, per testare se la mia bimba avrebbe gradito il nuovo gusto, la prima volta ho aggiunto un cucchiaino scarso di liofilizzato. Effettuati i vari test, se le carni liofilizzate piacciono al vostro bambino, potete aumentare di giorno in giorno la dose.
*ATTENZIONE: il liofilizzato di carne una volta aperto, va richiuso immediatamente, riposto in frigo e soprattutto, VA CONSUMATO ENTRO 24 ORE DALL’APERTURA. Se vi dovesse avanzare, dovrete comunque gettarlo. Essendo un prodotto particolarmente delicato, è probabile che il contenuto si alteri molto velocemente, pertanto se viene consumato al di fuori dei tempi indicati sulla confezione, potrebbe far male al vostro bambino.
Amalgamate il tutto e servite la vostra pappina ancora calda.
A seconda di quanta crema di riso, formaggio o liofilizzato, che utilizzerete per condire il brodo, la pappina avrà una consistenza più o meno densa.
Alcuni accorgimenti da tenere in considerazione quando preparate le pappe:
- Accertatevi sempre che la pappa non scotti.
- La pappa deve essere priva di sale per tutto il primo anno di vita del bambino, periodo durante il quale si completa la maturazione della funzionalità renale.
- Quando preparate il brodo ogni 3, 4 giorni aggiungete una verdura diversa (carote, patate, zucchina, sedano, bietola, zucchina).
Dunque care mamme, non sentitevi incapaci, i primi giorni non sono facili per nessuno. Se non siete sicure, non abbiate timore di chiamare la vostra pediatra o chiedere consiglio alle vostre amiche, scoprirete con stupore che tutte le mamme, anche quelle che avete sempre preso come modello, proprio come noi, hanno commesso qualche errore.