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ToggleL’importanza della raccolta differenziata per l’ambiente
Nell’opinione pubblica e nelle politiche delle principali potenze mondiali la difesa dell’ambiente è diventato un tema centrale e caldissimo. In Italia e nel mondo ogni giorno vengono prodotte quantità inimmaginabili di rifiuti, che spesso non vengono smaltite correttamente. Giusto per avere un’idea del problema, basti sapere che una bottiglia di plastica impiega tra i 100 ed i 1000 anni per decomporsi completamente. Il rischio è di lasciare alle generazioni future un pianeta sul baratro, dove oggi la sussistenza di molte specie animali è seriamente a rischio. Per questo motivo è fondamentale che i cittadini e le aziende facciano, nel loro piccolo, la propria parte per eliminare gli sprechi energetici seguendo le direttive per la raccolta differenziata ed il corretto smaltimento dei rifiuti.
Come funziona il riciclaggio del vetro
Iniziamo la nostra analisi con il corretto riciclaggio del vetro, un materiale che per le sue caratteristiche piuttosto versatili trova applicazione in diversi settori industriali e commerciali. Il vetro è un materiale naturalmente pulito, poiché non viene prodotto con sostanze inquinanti. Inoltre può essere riciclato diverse volte, così da ridurre notevolmente i costi aziendali e gli sprechi di produzione. La modalità di smaltimento del vetro più diffusa, ed anche più ecologica, è il riciclaggio. Riciclare il vetro garantisce un notevole risparmio non solo di energia, ma anche sulla produzione e sullo sfruttamento delle altre materie prime.
Riciclo carta, come riutilizzarla in modo virtuoso
Da tempo il riciclo della carta è diventato un tema centrale delle politiche ecosostenibili mondiali. La carta da giornale, il cartone ondulato ed il cartoncino presente sul fondo dei block notes possono essere riciclati fino a 3-4 volte. Proprio per questo motivo la trasformazione della carta in carta da macero è una soluzione più vantaggiosa rispetto all’incenerimento. Riciclare correttamente la carta equivale ad un notevole risparmio energetico, idrico e di legname. L’Italia è uno dei paesi leader nel riciclo della carta, primo in Europa negli ultimi anni per lo smaltimento di rifiuti anche grazie a questo settore come citato sul sito ilfattoalimentare.it. In tale ottica va letto anche il processo di dematerializzazione, che punta proprio a ridurre la produzione di carta, a beneficio dell’ambiente, favorendo la digitalizzazione dei dati e dei servizi. Ne traggono beneficio le stesse aziende, che possono dare un bel taglio netto ai costi di gestione e di produzione. La carta viene innanzitutto selezionata, poiché non sono riciclabili tutte le parti, in modo da separare le fibre utili per realizzare la carta da macero. Vengono generalmente utilizzati appositi macchinari in grado di effettuare autonomamente la selezione. La carta, pressata e legata in balle, viene successivamente inviata alle cartiere dove si dà vita alle varie fasi del riciclo per eliminare eventuali scorie e impurità. Al termine del processo la carta è pronta per essere riutilizzata nuovamente nel ciclo di produzione.
Raccolta plastica: come effettuare il corretto smaltimento
Un’attenzione ancora maggiore merita la plastica, un materiale non biodegradabile che, se non smaltito correttamente o addirittura se bruciata, rischia di essere tossica. Proprio per questo motivo sono state avviate diverse politiche tra i paesi mondiali per ridurre ulteriormente la produzione di plastica, che potrebbe scomparire entro qualche decennio.
In virtù della sua adattabilità, esistono varie tipologia di plastica, ognuna delle quali richiede un trattamento particolare. Le aziende devono quindi conoscere la plastica utilizzata per avviarla correttamente alle fasi di riciclo.
La maggior parte della plastica è composta dagli imballaggi, che sono cresciuti esponenzialmente dopo il boom degli e-commerce e delle spedizioni online durante il periodo di pandemia. Inizialmente il riciclo della plastica comprendeva solo bottiglie e contenitori, ma ultimamente l’attenzione si è spostata anche sugli imballaggi usati per alimenti o appunto per le spedizioni.
Dopo il riciclo della plastica dal 75% dei rifiuti si ottiene una materia prima-seconda, che può essere reimmessa nuovamente nel ciclo produttivo. Il restante 25%, composto da altri scarti, pur non essendo riciclabile viene comunque trasformato in CSS (Combustibile Solido Secondario), usato all’interno dei cementifici al posto del carbone.
Gestione dei rifiuti aziendali: 3 consigli utili
Per una corretta gestione dei rifiuti soprattutto in ambito aziendale, che risulta decisamente più complesso, bisogna quindi fare molta attenzione.
Per prima cosa devi conoscere la tipologia di rifiuto che devi smaltire, quindi iniziare con una classificazione completa del materiale. Ci sono ad esempio rifiuti urbani e rifiuti speciali, oppure rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Fatta questa distinzione devi eseguire ogni processo del riciclaggio in modo corretto per evitare illeciti e per non sprecare risorse importanti per l’azienda. Ti consiglio quindi di dotarti di un programma operativo per la gestione dei rifiuti e di adottare soluzioni personalizzate secondo le tue specifiche esigenze.
Infine, ti consiglio di affidarti ad imprese che abbiano una certa esperienza e competenza nel settore del riciclaggio, un esempio è GVM, per non avere grattacapi nello smaltimento di carta, plastica e di tutti gli altri materiali che solitamente vengono scartati in grandi quantità dalle aziende