Dual split e monosplit ? Qual è la differenza tra i condizionatori ? la guida

Diciamoci la verità, tutti amano l’estate ma a nessuno piace il caldo.

È un dato di fatto. E ora che la primavera è finalmente arrivata in tutto il paese, è già partita la caccia al condizionatore da installare in casa, o in ufficio.

Con il passare degli anni le tecnologie si sono evolute, e acquistare oggi un impianto di condizionamento è molto complicato. Fare una ricerca online sui principali e-commerce per farsi un’idea di prezzi e caratteristiche dei prodotti diventa un’operazione lunga ed estenuante, un circolo infernale dal quale non si esce più. E non solo per le specifiche tecniche, ma anche per la quantità di prodotti, modelli, serie e marchi operanti sul mercato, da Hisense in poi.
Anche se ognuno di noi è predisposto a cercare le offerte più convenienti, senza porsi troppe domande sulla qualità del prodotto, l’installatore al quale per esigenza ci si rivolge, cercando di unire consiglio e prospettiva di guadagno, tende a riempirci di informazioni che, da ignoranti in materia, non fanno altro che confonderci.
Fin quando si parla di risparmio energetico, consumi, potenza, possiamo anche cavarcela egregiamente. Ma appena si inizia a parlare di dual split e monosplit , andiamo nel panico.

Leggi anche
Come risparmiare sulla corrente elettrica, trucchi e strategie per una bolletta meno cara

Qual è la differenza tra condizionatori dual split e monosplit?

Dual split

Partendo proprio dal nome, la prima differenza è abbastanza semplice da intuire; infatti, i climatizzatori monosplit prevedono l’installazione di un’unità esterna, quella sorta di ventola che viene montata sulla facciata dell’edificio, per ogni unità interna, l’elettrodomestico vero e proprio che accendiamo per rinfrescare l’ambiente.
I condizionatori dual split fanno parte della categoria più ampia dei multisplit, una tecnologia che ha permesso di superare il limite dei mono, consentendo l’installazione di più unità interne su una singola unità esterna.
I multisplit si dividono in Dual, Trial e Quadri split, che consentono, rispettivamente, l’installazione di un massimo di due, tre e quattro climatizzatori su singola unità esterna.
Esiste, poi, un’ulteriore suddivisione della categoria multisplit, che si riferisce invece alla tipologia di impianto da installare.

Esiste il wall-split, il classico condizionatore a muro utilizzato nelle abitazioni private, l’impianto a cassette, ovvero quello incastrato nel soffitto, molto diffuso nei negozi, quelli ad incasso, che vanno invece inseriti direttamente nella contro-soffittatura, e quelli a consolle, simili per aspetto ai termosifoni, installati sotto alle finestre.

Come mantenere la casa fresca

La scelta tra il monosplit e il dual split deriva, come ogni acquisto infondo, dall’esigenza che il cliente ha. Tendenzialmente, i dual split, e i multisplit in genere, sono consigliati per uffici e attività commerciali, perché c’è la necessità di rinfrescare contemporaneamente più ambienti, mentre per le abitazioni ad uso privato è preferibile optare per un condizionatore monosplit, perché generalmente si accende il dispositivo nella stanza nella quale ci si trova in quel momento, o comunque in quella più frequentata della casa.
climatizzatore dual split e monosplit

Leggi anche
Come mantenere la casa fresca in estate (la guida)

Un altro elemento che va tenuto in considerazione sono i Btu (British thermal unit), un’unità di misura dell’energia, utilizzata nei paesi anglosassoni e adottata ormai in tutta Europa nel settore degli impianti di riscaldamento e di condizionamento, che calcola la quantità di calore richiesta per alzare la temperatura di 1 grado centigrado. Perché è importante? Perché più energia viene impiegata dal climatizzatore per alzare la temperatura maggiore sarà il consumo elettrico, e, di conseguenza, il costo della bolletta.
La scelta di un condizionatore a 7000 Btu rispetto ad uno da 12000 Btu è strettamente collegata alla grandezza dell’ambiente da climatizzare.

Quindi, se state impazzendo cercando di acquistare il miglior climatizzatore per la vostra abitazione, per il negozio o per l’ufficio, il consiglio è quello di non badare solo al prezzo, o all’offerta proposta come imperdibile, ma di valutare molto attentamente la qualità del prodotto, la marca, la serie, la tecnologia alla base (monosplit o dual split), i Btu, i consumi, ma tutto in relazione alla vostra reale esigenza, e non esclusivamente alla convenienza.
Altrimenti vi troverete con un elettrodomestico, magari economico, ma che non vi soddisfa a dovere.

Questo articolo è stato utile ?

Grazie per il tuo feedback!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.