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ToggleLa capra di mare detta anche Granseola è un granchio molto grande, che in alcuni luoghi si chiama semplicemente granchione. Si acquista fresco (vivo) nelle pescherie e nei mercati.
Gli Spaghetti alla Granseola sono un ottimo piatto per chi ama i sapori del mare, sostanzioso e veramente saporito. La preparazione richiede tempo per via della cottura del granchione ma il risultato è eccellente
Gli ingredienti
Per quattro persone:
- 500 gr di Spaghetti;
- una capra di mare grossa, circa 600 gr;
- mezza cipolla;
- due tazze di passata di pomodoro oppure 200 gr di pomodorini datterini;
- uno spicchio d’aglio;
- brodo vegetale;
- olio evo;
- sale q.b;
- pepe q.b;
- prezzemolo fresco a piacere;
- piccante a piacere;
La preparazione
Si parte con la Granseola che va lavato sotto l’acqua corrente (attenzione se è vivo!). Quindi metterlo a bollire in un pentolone d’acqua dai 3 ai 5 minuti, il tempo va in base alla grandezza.
Quando è cotto, scolarlo e romperlo con l’aiuto di uno schiaccianoci o un martelletto. Estrarne tutta la polpa, comprese le chele.
In un tegame capiente versare due giri di olio evo e far soffriggere lo spicchio d’aglio, quando prende colore toglierlo. Versare la salsa e la mezza cipolla tritata, far rosolare ed aggiungere la polpa della Granseola. Aggiungere due bicchieri d’acqua in cui si è sciolto poco dado di pesce e coprire. Lasciar cuocere per mezz’ora coperto, mescolando.
Cuocere gli Spaghetti al dente.
Scolare gli Spaghetti, condire con il sugo, il prezzemolo fresco e volendo del peperoncino, in olio o in polvere.
Gli Spaghetti alla Granseola (capra di mare) sono pronti!
Cosa sono le Granseole o le capre di Mare? (Alcune Curiosità)
La Granceola è un artropode del subphilum dei crostacei, della classe dei malacostraci, dell’ordine dei decapodi, del sottordine dei reptanti brachiuri e all’ infraordine delle capre di mare.
Artropodi significa “possedere zampe articolate” e il philum degli artropodi è il più vasto del regno animale in generale e sottomarino.
Il corpo è segmentato con tre regioni: capo, torace e addome tutte e tre (salvo rari casi: paguri) rivestite da un esoscheletro duro a protezione. Nella crescita, l’animale perde la vecchia corazza e ne acquista una nuova con l’indurimento della cuticola sottostante la vecchia.
Fonte: biologiamarina.org
2 risposte
Dovreste essere più professionali per non perdere la faccia: ma quando mai la capra marina deve bollire quaranta minuti mentre ne bastano 3/5 ! 🧐
Come vede abbiamo corretto l’errore, era un refuso di un’altra ricetta, qui non si tratta di perdere la faccia, ma le nostre redattrici possono sbagliare come tutti, l’importante è l’educazione e saper comunicare l’eventuale errore, ma sempre con metodo e rispetto