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ToggleGli scienziati hanno scoperto in India il più antico fossile vegetale al mondo risalente a 1,6 miliardi di anni fa. Non si credeva che potessero formarsi organismi multicellulari così complessi già a quel tempo.
Il fossile scoperto è di 400 milioni di anni più vecchio di quelli scoperti fin’ora e di gran lunga il più antico fossile vegetale mai scoperto. Questo suggerisce che la datazione dei primi rami dell’albero della vita dovrà essere rivista. Gli scienziati hanno trovato due tipi di fossili eccezionalmente ben conservati, che sembrano essere alghe rosse, in rocce sedimentarie del distretto di Chitrakoot, nella parte centrale dell’India.
India: il fossile vegetale più antico ha 1,6 miliardi di anni
“Questa scoperta suggerisce che la vita pluricellulare avanzata esisteva sulla Terra molto prima di quanto pensassimo in precedenza”, spiegano i ricercatori il cui lavoro è stato recentemente pubblicato sulla rivista PLoS Biology.
I ricercatori hanno osservato le alghe con il microscopio attraverso una tomografica a raggi X rilevando che le piastrine in ogni cella sembrano essere parte di cloroplasti ricorrenti. I cloroplasti sono un tipo di organulo presente all’interno delle cellule vegetali responsabili della fotosintesi clorofilliana. Le immagini mostrano anche strutture distintive, nel centro di ciascuna parete cellulare, che sembrano essere tipiche delle alghe rosse.
“Non possiamo essere totalmente certi che siano alghe rosse in quanto sono esemplari talmente antichi da non aver più traccia di DNA, ma le caratteristiche e la forma sembrano corrispondere alla struttura di un’alga rossa” dichiara Stefan Bengtson, professore emerito di Paleozoologia del Museo svedese di storia naturale, uno dei co-autori di questa scoperta.
Le prime tracce di vita sulla terra
Già nel 1859 nel libro “L’origine delle specie”, Charles Darwin ha immaginato l’evoluzione come un albero. “Un grande albero della vita”, come è stato soprannominato, “che riempie la crosta terrestre con i suoi rami secchi e spezzati mentre ne copre la superficie con i bei rami in continua suddivisione”, ha scritto il più famoso naturalista inglese.
Da allora, gli scienziati hanno fatto del loro meglio per riprodurlo. Nel corso del tempo, l’albero della vita è stato regolarmente compilato e aggiornato per soddisfare le più recenti scoperte.