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ToggleSe in precedenza abbiamo parlato delle migliori app per far giocare il vostro gatto e dei cibi da evitare nella sua dieta, oggi facciamo un passo indietro parlando di cosa bisogna fare quando si trova un piccolo gattino solitario.
Cosa fare quando si trova un gattino piccolo passo dopo passo
Immaginate questo scenario: state facendo una passeggiata e sentite un forte miagolio nelle vicinanze, molto simile ad un lamento; una volta avvicinativi notate un batuffolo di peli che, stranito, cerca sicuramente la mamma.
Assicurarsi che non ci sia mamma gatta
La prima cosa da fare è assicurarsi proprio che quest’ultima non sia nei paraggi, pronta a recuperare il proprio cucciolo una volta che vi sarete allontanati.
Una volta accertata l’assenza della madre, potrete avvicinare il gattino, facendo ben attenzione a non fare troppo rumore perché potrebbe spaventarlo, ed appurarne l’età; se il cucciolo ha ancora gli occhi chiusi significa che ha meno di due settimane di vita e ha bisogno di calore.
Di conseguenza la soluzione migliore è sistemarlo in una scatola o una cuccia con dentro una copertina di lana per riscaldarlo.
Ancora, un’altra cosa da fare quando si trova un gattino è sfamarlo.
Per quanto riguarda il cibo il gattino inizia a mettere i dentini solo alla fine del primo mese di vita, per cui, fino a quel momento, andrà nutrito solo con il latte, evitando assolutamente quello di mucca, molto carico di lattosio e quindi nocivo al suo organismo.
Latte per gattini
Sebbene ora in giro sia molto più facile reperire del latte in polvere studiato specificamente per i felini, potete arrangiare per qualche tempo con quello di capra che si trova nei supermercati o anche con quello humana usato per i neonati (entrambi molto più tollerati dall’organismo del micio), da somministrare con un biberon o con l’ausilio di una siringa senza ago.
Per approfondire meglio sul tipo di latte usare, seguiamo i consigli di Baffi e code
Fase dello svezzamento
Terminato il primo mese si avvicina il momento dello svezzamento del piccolo, per cui dovete gradualmente diminuire le dosi di latte fino ad eliminarlo completamente dalla sua dieta alla fine dell’ottava settimana di vita.
Per allontanarlo più facilmente dal latte, nel secondo mese potete iniziare a proporgli delle piccole porzioni di cibo umido per gatti che vanno dai 2 ai 12 mesi, facendo molta attenzione a non acquistare bustine, scatolette o patè pensati per gatti senior, poiché potrebbero causargli diarrea ed altri disordini intestinali.
Portarlo dal veterinario
Ovviamente ancor prima di nutrirlo per settimane, dargli un nome e permettergli di impossessarsi della vostra casa, dovete portarlo da un veterinario per sincerarvi che non abbia malattie, infezioni o parassiti che potrebbero aver spinto la madre ad abbandonarlo.
Nel caso in cui aveste altri gatti in casa, non affrettate i tempi avvicinandogli subito il nuovo arrivato, poiché alcuni avranno bisogno di tempo per metabolizzare la cosa ed abituarsi alla sua presenza.
Se invece questa è la vostra prima esperienza con un gatto e cercate un parere, sappiate che io non riesco ad essere imparziale; per me il vostro incontro con questo cucciolo è stato un segno del destino.
Molto spesso si dice che sia il gatto stesso a trovare il padrone e non viceversa, tant’è che io ormai convivo con un’intera colonia di trovatelli, e quando li guardo penso sempre siano stati loro a salvare me e non il contrario.
Certo, so che un gattino può essere una grande responsabilità, per cui se non sapete cosa bisogna fare quando si trova un gatto o non vi sentite pronti, chiedete consiglio al vostro veterinario oppure portate il micio in un gattile, dove potrà ricevere tutte le cure, l’assistenza e il cibo necessari prima di trovare una famiglia pronta ad accoglierlo.