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ToggleChe giorno è oggi? 23 settembre, ovvero l’equinozio d’autunno. In quanti l’hanno ricordato?
Forse in pochi perchè non è più una festa ma anticamente lo era.
Questa notte, alle ore 2:29 questo martedì 23 settembre ha salutato l’estate rimpiazzata dall’autunno. In questo giorno d’equinozio d’autunno, sole e luce si equivalgono ovvero notte e giorno durano le stesse ore.
Il prossimo equinozio sarà quello invernale, il 21 dicembre alle 23:02 e sarà il giorno dell’anno con meno ore di luce.
Miti e leggende dell’equinozio d’autunno
Per noi è un giorno come un altro, da qualche parte c’è il sole da qualche altra piove, si lavora, si fa tutto ciò che si fa tutti i giorno. Anticamente, invece, l’equinozio d’autunno era una festa, intrisa di un significato magico-religioso.
I celti in particolare lo festeggiavano chiamandolo Mabon, divinità che simboleggia la vegetazione ed i raccolti. Mentre per la tradizione Druica si festeggiava Elued.
Mabon, in particolare, è una festa ancora attuale perchè festeggiata da coloro che osservano l’antica religione, i wiccan. Si dice che il giovane Mabon fosse stato rapito dalla madre, tre giorni dopo esser nato e tenuto prigioniero per anni, quindi liberato da Culhwch, cugino di Re Artù. Un po’ come nella storia di Persefone.
I celti festeggiavano questa fase di passaggio in cui la terra si avvia al riposo ed alla “morte” invernale. Si raccoglievano i frutti della semina e si preparava la terra al freddo dell’inverno, si aspettava quindi la prossima festa, ovvero Samhain (Ognissanti) giorno in cui il velo fra il nostro mondo ed il mondo degli spiriti si assottiglia.
Cose da fare per l’equinozio d’autunno
Raccogliere gli ultimi frutti conservarli o trasformandoli in conserve e marmellate.
Mettere a seccare i semi maturi delle piante, in un luogo asciutto ed assolato (magari dentro un barattolo di vetro) quindi conservarli in un barattolino con la rispettiva etichetta, questi sono i semi per la prossima prossima primavera.
Si raccolgono anche le radici delle piante officinali come il Tarassaco, l’Angelica e la Mandragora che vanno essiccate e conservate per le tisane invernali. E’ un’ottima idea conservare le foglie d’alloro pulite, per la tisana, nel congelatore mentre se invece le si vuol bruciare nel fuoco per buon profumo e per allontanare le energie negative, è bene metterne un fascio all’esterno a seccare.
E’ tempo anche di potare alcune piante, di togliere rami e foglie secche e mettere tutto nel compost per fare un buon terriccio fertile. Il compost ha un preciso significato: ciò che si butta via e muore porta nuova vita.
A livello emozionale occorre lasciar fluire lontano da noi i risentimenti ed i pensieri del passato. Per rilassarsi si consigliano le passeggiate in campagne per ammirare la trasformazione innescata dall’arrivo dell’autunno, raccogliere pigne, fiori e foglie con cui fare delle composizioni. Se il tempo non permette passeggiate si possono fare candele in casa, cucinare dolci con le mele, fare del sidro, e dedicarsi ai lavori di maglia ed uncinetto.
Con l’equinozio d’autunno arrivano i primi funghi (seguite i nostri consigli qui e qui), le castagne, i cachi, il mais, l’uva, le melagrane e le mele cotogne. E’ tempo di controllare che la provvista di legna sia ben riposta e sufficiente.
Auguri a chi festeggia Mabon!
Fonte Immagini: Depositphotos