Indice dell'articolo
ToggleUna delle principali minacce alla salute e al benessere del cane è rappresentata dall’infestazione da pulci. Esse costituiscono un pericolo non solo per l’animale, ma anche per gli esseri umani, per via della possibile trasmissione per contatto. In questo articolo vedremo, nello specifico, cosa sono le “pulci del cane”, quali sono i sintomi con cui si manifesta un’eventuale infestazione e come porvi rimedio.
Cosa sono le pulci del cane
Tra le specie di pulci più diffuse in Europa figura la Ctenocephalides canis, meglio nota come la “pulce del cane”, comune tanto quanto la Ctenocephalides felis (la “pulce del gatto”). Si tratta di parassiti esterni, che possono infestare non solo gli esemplari di razza canina e felina ma anche altri tipi di mammiferi. Vengono definiti insetti ematofagi, poiché si nutrono del sangue dell’animale che li ospita. Hanno dimensioni non superiori ai 6mm, tant’è che spesso sono difficili da individuare ad occhio nudo (appaiono come un puntino nero); grazie alla potenza degli arti posteriori, sono in grado di saltare coprendo distanze notevoli, tali da consentire loro di passare da un ospite all’altro.
Solo gli esemplari adulti, grazie ad un apposito apparato di suzione, sono in grado di suggere il sangue attraverso la pelle del cane. Sia i maschi che le femmine completano il proprio ciclo riproduttivo quando si trovano sul cane (o del gatto); gli esemplari femminili, in particolare, sono in grado di deporre fino a 20 uova in un solo giorno. Il passaggio allo stadio larvale avviene soltanto in presenza di condizioni ambientali (temperatura e umidità) favorevoli.
I sintomi della pulicosi
Le pulci possono infestare sia cani selvatici che esemplari addomesticati; l’infestazione, denominata “pulicosi”, è provocata sia dal contatto ravvicinato con altri animali già contaminati sia tramite il trasporto passivo dall’ambiente esterno.
Il morso di pulce può provocare sintomi di varia entità; molto dipende dalla tolleranza e dalla sensibilità del cane, così come le manifestazioni sintomatiche dell’infestazione possono variare sensibilmente in base a diversi fattori: quantità di pulci presenti sulla cute, durata della permanenza dei parassiti, presenza pregressa di altre infiammazioni o irritazioni a carico della pelle.
Il parassita, quando morde il cane, inietta nel flusso ematico sostanze anticoagulanti che, a livello locale, possono provocare l’insorgere di reazioni allergiche, eritemi, pustole, croste e, naturalmente, forte prurito. In alcuni casi, la pulicosi determina lo sviluppo della DAP (acronimo di “dermatite allergica da pulci”), una patologia dermatologica che interessa la zona lombo sacrale; a causa dell’irritazione e del forte prurito, il cane tende a grattarsi vigorosamente, provocando danni – talvolta anche gravi – al tessuto cutaneo.
Trattamento e prevenzione dell’infestazione da pulci
La pulicosi può essere diagnosticata mediante un semplice esame visivo, oppure servendosi di un pettine a denti larghi per spazzolare il manto del cane. Ad ogni modo, specie in presenza dei sintomi della DAP, è consigliabile rivolgersi ad un medico veterinario, in quanto è necessario un trattamento farmacologico mirato. Tra i farmaci utilizzati per debellare le pulci del cane vi sono: i piretroidi, i neonicotinoidi e il fenilpirazoli.
La pulicosi può essere evitata mediante una serie di accorgimenti preventivi; in primo luogo, attraverso una accurata pulizia degli ambienti domestici e non frequentati abitualmente dal cane (con particolare attenzione a quelli caldi e umidi, come materassi, divani e simili). In secondo luogo, è possibile proteggere il nostro amico a quattro zampe ricorrendo ad appositi prodotti antipulci o antiparassitari, così come viene spiegato sul portale www.parassitistop.it, primo portale di informazione ricco di approfondimenti su come proteggere e difendere gli animali domestici, cani e gatti, da pulci e zecche.
Affinché l’azione di tali formulazioni risulti efficace, è necessario scegliere quella adatta al peso o alla taglia del cane e seguire attentamente le istruzioni per la somministrazione riportate sulla confezione: alcuni antipulci vanno applicati solo nella zona tra le scapole, mentre altri in tre o quattro punti lungo la spina dorsale dell’animale.