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ToggleQuale miglior modo per celebrare la festa di San Martino, se non ricordando alcuni dei famosissimi versi scritti da Giosuè Carducci e che noi tutti conosciamo benissimo?
E proprio come nella poesia di Carducci, il paesaggio grigio ed il clima tempestoso dell’ormai inoltrato autunno, domina queste giornate di novembre. Ma noi, non vogliamo di certo farci prendere dalla malinconia, come fa il cacciatore di Carducci che sta
“…sull’uscio a rimirar le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri, com’esuli pensieri…”
Al contrario, vogliamo lasciarci prendere dalla stessa atmosfera festosa che aleggia nel borgo della poesia, per trascorrere una giornata in spensieratezza.
Il San Martino della poesia, si sa, porta per le strade il buon umore, il buon odore di vino ed il profumo della carne succulenta cotta allo spiedo.
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando
Ma noi al posto della carne, vogliamo arrostire sulla brace delle belle e carnose caldarroste.
Quale miglior abbinamento dunque, se non vino e castagne?
Si, è già tempo di castagne! I loro alberi rigogliosi hanno ormai lasciato cadere al suolo i loro ricci spinosi, quasi come volerli restituire alla terra in segno di riconoscenza, donando i suoi frutti ormai maturi.
Ma noi prendiamo la raccolta delle castagne, come un’occasione per allontanarsi dalla città, per respirare i profumi intensi del bosco e per ricaricare le energie. E proprio come la vendemmia, il periodo della raccolta delle castagne ha la stessa atmosfera e lo stesso spirito di festa ed allegria.
La raccolta delle castagne è infatti, soprattutto un’occasione per trascorrere una giornata divertente, tra chiacchiere e risate con tutta la famiglia, nella natura più incontaminata. E che dire dei colori che il bosco regala in questo periodo? Beh, un vero e proprio trattamento naturale di cromoterapia.
Il periodo delle castagne in generale proprio come il periodo del Natale, regala un’esperienza sensoriale unica. Il profumo inconfondibile delle caldarroste per strada e nelle case, sentirle ancora calde tra le mani, il rumore della buccia croccante che pian piano svela il suo frutto dorato e poi infine il sapore, impossibile descriverlo.
Abbinamento castagne e vino
Da nord a sud, lungo tutto lo stivale è possibile trovare davvero tantissime varianti di castagne. Che siano grandi, piccole poco importa, quel che conta è poterle arrostire attorno al camino, oppure in padella o persino nel forno, per poi gustarle tutti insieme con un bel bicchiere di vino.
È importante che il vino sia rigorosamente rosso. Questo perché a differenza del vino bianco, quello rosso contiene un’alta percentuale di tannini, che aiutano ad alleggerire la pastosità tipica delle castagne, in qualsiasi modo vengano cucinate.
Tuttavia con le caldarroste, dato il retrogusto leggermente amarognolo che rilasciano quando vengono cotte sulla brace, si consigliano vini rossi novelli e frizzanti.
Le castagne super food autunnali
La castagne ricordiamo che rientrano nella categoria dei super food autunnali. Sono infatti super energetiche, ma al tempo stesso, sono povere di grassi e forniscono un apporto nutritivo simile a quello del grano.
Valori nutrizionali
Hanno inoltre, un basso contenuto di lipidi ed un’altissima percentuale di fibre e sali minerali. Pensate che soli 100 gr di castagne forniscono: 30 mg di calcio, 81 mg di fosforo, 0,9 mg di ferro e 395 mg di potassio.
Dunque un vero toccasana per la salute. Citando poi, il famoso detto: “un bicchiere di vino non ha mai fatto male a nessuno” beh, vino e castagne sono davvero una combinazione perfetta, ottimi alla fine di una bella cena per festeggiare San Martino.
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