Attraverso un esame veloce e facile, si può oggi diagnosticare una delle più temibili malattie neurologiche, la Sclerosi Multipla e predirne il decorso successivo.
Attraverso questo esame ampiamente usato in oculistica, si può quindi giocare d’anticipo e valutare le terapie più idonee a rallentarne il più possibile i danni neurologici che la malattia provoca. Una ricerca su pazienti con slerosi multipla condotta da Peter Calabresi della John Hopkins University di Baldimora lo confermerebbe.
“Molte sono le terapie identificate negli ultimi anni e volte a rallentare il progredire della Sclerosi Multipla, per questo il test dell’OCT può essere utile nella valutazione della terapia più efficace per ciascun individuo” ha dichiarato lo studioso autore della ricerca Dr. Peter Calabresi.
Il team di Calabresi ha esaminato il fondo dell’occhio di 164 pazienti con Sclerosi Multipla, 59 dei quali non mostravano alcun sintomo, ogni sei mesi per circa due anni. I pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica una volta all’anno per tutta la durata della ricerca. L’esame dell’occhio si chiama ‘OCT’ ed è già oggi ampiamente usato in oculistica per la diagnosi di una malattia retinica sempre più diffusa, la maculopatia.
Fonte: http://www.dailymail.co.uk/health/article-2253002