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ToggleInvestimenti efficaci nel settore dell’accoglienza, ma anche miglioramento del network dei collegamenti aerei e più servizi ai viaggiatori: sono queste le chiavi del successo nel turismo di alcuni Paesi europei, a cominciare dalla Spagna, che continua a essere una delle mete privilegiate per trascorrere le proprie ferie.
Il turismo in Spagna
A mettere in luce questi aspetti è stato l’ultimo rapporto della European Travel Commission, l’organizzazione che raccoglie gli enti di promozione turistica di 32 Paesi europei, che ha studiato le mosse con le quali le destinazioni del Vecchio Continente hanno gestito la fase post-crisi. In termini numerici, la Spagna ha superato gli 80 milioni di arrivi internazionali soltanto nel corso del 2017, mentre l’Italia si ferma a 54 milioni e un Paese emergente come la Croazia è passata dai 9 milioni del 2010 ai 16 registrati lo scorso anno.
Destinazioni e servizi per il turista
Tra i segreti del successo dello Stato iberico, che ha visto un incremento del 9,1 per cento di arrivi tra 2016 e 2017, ci sono come detto un’offerta molto ampia di destinazioni e un’attenzione specifica a migliorare i servizi al turista: un caso particolare, è quello di Fuerteventura, isola che vanta non solo clima gradevole, acque cristalline e spiagge mozzafiato, ma anche il parcheggio aeroportuale più economico di Spagna (se non d’Europa).
Il primato di Fuerteventura
Con una tariffa di appena 0,76 centesimi di euro all’ora e di 8 euro per una intera giornata, lo scalo di Fuerteventura si impone come il più conveniente per chi si necessita di parcheggiare l’auto; per fare dei paragoni (e restando in ambito dell’arcipelago delle Canarie), nell’aeroporto di Gran Canaria e in quello di Tenerife le tariffe salgono a 2 euro all’ora e 12 al giorno, mentre invece sul continente spicca il dato di Barcelona El Plat, dove il parcheggio costa 3,38 euro all’ora ed è il più caro di Spagna.
Buone notizie per chi viaggia in aereo
Nei giorni scorsi, poi, un’altra notizia ha interessato proprio gli scali delle Canarie, dove l’AENA (la società proprietaria di gran parte degli aeroporti spagnoli) è intervenuta per “calmierare” i prezzi di alcuni beni di prima necessità, e in particolare delle bottiglie di acqua, ponendo come condizione per la nuova concessione di negozi e macchine distributrici di acqua un prezzo di vendita basso. Questo significa, per i viaggiatori, avere la possibilità di acquistare bottiglie di acqua da 50 cl al prezzo massimo di un euro.
Le differenze con l’Italia
Piccole strategie che però possono rappresentare un plus valore per i turisti, meglio disposti nei confronti di chi mostra un’attenzione (o quanto meno un’apertura) nei loro confronti; lezione che l’Italia sembra invece non aver ancora compreso, come raccontato i disagi e i disservizi vissuti dai viaggiatori in gran parte delle città del Belpaese in occasione delle ultime ferie pasquali, con mezzi pubblici a singhiozzo, musei e luoghi di interesse chiusi e traffico congestionato.
Turismo di qualità
In tema di programmazione, poi, anche quest’anno la Spagna ha puntato su una campagna informativa mirata proprio a conquistare i potenziali turisti italiani, con un roadshow in quattro tappe a Roma, Firenze, Verona e Torino per presentare l’offerta del Paese, con una strategia che riconosce il primato della qualità rispetto alla quantità e che punta a riposizionare l’offerta per incontrare il gusto di un turista cosmopolita, nell’ottica dello sviluppo di un turismo di qualità e sostenibile.