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ToggleStephen King è una leggenda vivente, non è solo il re dell’horror ma anche il re degli scrittori.
Se non avete mai letto un suo libro sarà difficile spiegarvi cosa c’è di affascinante nei suoi romanzi: le atmosfere, le inquietudini, una sorta di dejà vu, di esser già stati in quel luoghi o di aver familiarità con i protagonisti.
Secondo me l’ha ben capito il regista di Stranger Things che è riuscito a rendere l’atmosfera di King nella serie tv sebbene questo non c’entri proprio nulla.
Cominciamo dal principio: conobbi i libri di Stephen in prima liceo. Avevo vinto un concorso letterario e mi spettava un buono da spendere in libreria. Il nome di questo romanziere mi ronzava nelle orecchie poiché alcuni anni prima avevo letto un suo racconto.
L’unico libro che trovai in quel momento fu Carrie, che è stato anche il libro che ha lo ha lanciato al successo.
Ovviamente non l’ho abbandonato più.
Piccola biografia di Stephen King
Stephen Edwin King nasce a Portland il 21 settembre 1947.
La storia del padre è davvero singolare: nato David Pollock modificò il cognome in Donald Edwin King, lavorò per la Electrolux e fu capitano della Marina Mercantile dal 1945 nella seconda guerra mondiale. Un giorno uscì di casa e non fece mai più ritorno.
Sua madre, Nellie Ruth Pillsbury King, era una casalinga. Con la scomparsa del padre iniziarono i traslochi e la madre di Stephen dovette fare molti lavori per sbarcare il lunario.
Ha un fratello maggiore, David Victor, che è stato adottato.
L’infanzia di King fu segnata dalla scomparsa del padre e dalla morte di un amico: stavano giocando nei pressi di una ferrovia, quando l’amico del futuro scrittore cadde sulle rotaie e venne travolto dal treno.
Inizia a scrivere piccoli racconti da bambino, cresce con film, libri e fumetti di fantascienza e horror.
Nel tempo scrive e cura diversi giornali scolastici pubblicando qualche racconto negli stessi.
Si laurea e poi si sposa nel 1971.
Nel 1972 inizia a scrivere L’uomo in fuga (The Running Man). L’inizio di una produzione che oggi vede più di 80 opere.
Viste le scarse entrate economiche e la famiglia da mantenere, King scrive e vende racconti (che saranno poi raccolti in A volte ritornano (1978).
L’esordio è lento ed all’inizio registra diversi fallimenti: Carrie non viene considerato interessante ma King, grazie alla moglie, insiste e finalmente viene pubblicato.
Nasce il re dell’horror.
20 curiosità su Stephen King
Siete curiosi di sapere tutte, ma proprio tutte le curiosità su King?
1. Prime pubblicazioni
Nel ’59 scriveva per un piccolo giornale, il Dave’s Rag, prodotto dal fratello maggiore: poche copie per i vicini di casa e gli amici.
2. Vendite illegali
A dieci anni dopo aver visto Il pozzo e il pendolo tratto dal racconto di Edgar Allan scrive e stampa una una quarantina di copie di un suo racconto e le vende il giorno successivo a scuola. Gli insegnanti lo scoprono e lo costringono a rendere i soldi.
3. Carrie fu recuperato dalla pattumiera
King lo aveva cestinato. Il racconto si ispirava ad una sua compagna bullizzata al liceo. Lo scrittore non ne era soddisfatto, a metà s’interruppe e lo getto via. La moglie lo fece desistere, gli chiese di continuare e di cercare di pubblicarlo. Carrie fu il primo suo romanzo pubblicato che ne decretò il successo.
4. I secondi romanzi pubblicati
Salem’s Lot (1975) e Shining (1977) furono grandi successi con alte vendite.
5. Le dipendenze di King
Stephen inizia ad esser dipendente da droghe ed alcol quando la madre muore di cancro. Nel 1987 si vide costretti ad intraprendere un faticoso processo di disintossicazione,
6. I camei dello scrittore
Nel 1989 fa un cameo nel film “Pet Sematary” (1983).
Nel 1997 appare nella miniserie dedicata al suo celebre romanzo “Shining”.
E’ apparso anche in Rose Madder (era l’uomo che consegnava le pizze) e nell’ultimo It (l’uomo che vende la bici).
7. L’incidente
Nel 1999 King faceva un’abituale passeggiata pomeridiana quando viene travolto da un’auto sul ciglio della strada. Inizialmente portato al Northern Cumberland Hospital di Bridgton, lviene poi trasferito al Central Maine Medical Center di Lewiston. La diagnosi è molto grave. Si farà tre settimane di ricovero e diverse operazioni chirurgiche. Acquisterà l’auto che l’ha investito per 1.600 dollari. A seguito dell’incidente ha dovuto rallentare la scrittura e terminare il libro L’acchiappasogni a mano.
8. Richard Bachman
King ha pubblicato sotto lo pseudonimo di Richard Bachman diverse opere. Lo avrebbe usato per cercare di capire se le persone compravano in base al suo nome o no.
9. I preferiti
King adora H.P. Lovecraft, Edgar Allan Poe e i fumetti della Marvel.
10. I compleanni speciali
Nel settembre del 1997 King festeggia 50 anni sedendosi su Old Sparky, ossia la sedia elettrica del miglio verde.
11. La discordia con Kubrick
Kubrick girò Shining sebbene il romanzo non gli piacesse e King criticò pesantemente il film, soprattutto la figura di Wendy. King ha apprezzato molto di più il film sul sequel.
12. Finale a sorpresa
Il finale di 11.22.63 è stata un’idea di Joe, il figlio scrittore del re dell’horror.
13. Una famiglia di scrittori
Anche Tabitha, moglie di King, ha scritto un libro. Joe è uno scrittore ed anche il fratello Owen che ha scritto insieme al padre Sleeping Beauties.
14. Critiche al supermercato
Mentre faceva la spesa, un giorno King fu criticato pesantemente da una donna che gli disse “I suoi libri erano orrendi non come Le ali della libertà, capace di far sentire bene le persone”. King si mise a ridere ovviamente.
15. Tutte le paure del re
King è aracnofobico (come me), ha paura di diventare pazzo ed ha paura del numero 13. Da bambino aveva paura dei clown.
16. It il pagliaccio
Per molto tempo si è discusso se It sia stato ispirato dal clown killer di bambini, Bob Gray ma King ha sempre affermato di essersi ispirato al famoso pagliaccio della Mc Donald e ad una fiaba norvegese. It fra l’altro è un ragno ma anche un vampiro che si nutre delle paure dei bambini. A proposito lo sapevate che ci ha messo ben quattro anni per scriverlo ed è stato proprio il periodo della tossicodipendenza?
17. Derry esiste
Derry altro non è che Bangor, la città in cui lui ha vissuto nel 1979 con la moglie.
18. Cujo era reale
Per scrivere Cujo, King si ispirò davvero ad un san bernardo spaventoso che viveva vicino a lui.
19. Christine e Misery
Sono entrambi ispirati all’incidente che ha ha avuto quando è stato investito da un auto mentre passeggiava.
20. Avversione per i cellulari
King ha scritto Cell perché odia i cellulari.
2 risposte
“19. Christine e Misery
Sono entrambi ispirati all’incidente che ha ha avuto quando è stato investito da un auto mentre passeggiava.”
come è possibile? incidente avviene nel 1999…
Ci scusi ma non abbiamo capito la sua perplessità….