Torno a prenderti di Stephen King la recensione

Forse non è particolarmente noto, ma se date un attento sguardo agli scaffali di librerie e biblioteche probabilmente lo scorgerete, “Torno a prenderti” di Stephen King. E’ un volumetto decisamente piccolo, poco più di 100 pagine, ottimo per una giornata al mare o una piacevole serata al fresco in giardino.

Scritto nel 2007 da King, ai tempi di Blaze, potete in alternativa trovarlo nella raccolta Al crepuscolo.

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Incipit di Torno a Prenderti di Stephen King

“Dopo la morte della bambina, Emily prese a correre. Prima solo fino in fondo al vialetto, dove sostava piegata in due artigliandosi le gambe appena sopra le ginocchia, poi fino in fondo all’isolato, poi giù, fino al QwikPik di Kozy al termine della discesa. Lì comprava del pane o della margarina, magari una merendina al cioccolato, un Ho Ho o un Ring Ding, se altro non le veniva in mente. All’inizio tornava indietro camminando, ma poi prese a farla di corsa anche in senso inverso. Poi venne il momento di chiudere con le merendine. Fu sorprendentemente difficile.”

Torno a prenderti di Stephen King

Torno a prenderti, il racconto

Emily è la protagonista di Torno a prenderti, ha perso sua figlia ed incapace di lasciarsi il dolore alle spalle vede naufragare anche il proprio matrimonio.

Le viene consigliata la terapia ma Emily si rifiuta, raccontando invece al marito che la frequenta assiduamente e che la mania del jogging è stata un’idea proprio della psicologa. Ad un certo punto, quando Emily sente di non farcela più, lascia il marito e parte per un luogo isolato, in cui si dedicherà alla sua passione per la corsa, supportata dal padre che cerca di starle vicino.

Torno a prenderti di Stephen King
Torno a prenderti di Stephen King
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Nella nuova cittadina però si erge un’ombra inquietante, pettegolezzi su uno strano villeggiante, ammonimenti e fosche minacce. Una sera rientrando dal quotidiano appuntamento con la corsa, Emily si ferma proprio nelle vicinanze della Casa Matta, dove alloggia l’inquietante villeggiante e nel giardino, dentro l’auto scorge davvero qualcosa che la turba. Sorpresa dall’uomo, Emily viene catturata e trascinata in casa, legata ad una sedia e costretta ad affrontare un serial killer. L’uomo vuole a tutti i costi sapere chi altri è a conoscenza degli spostamenti di Emily e dopo averla saldamente incatenata con del nastro gommato, mani e piedi, alla sedia, si dirige fuori nella notte. Emily ha un obiettivo: fuggire. Ma come?

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Racconto adrenalinico

Quasi un romanzo breve, il “Torno a prenderti” di King che già dal titolo fa trasparire l’ansia, il senso di minaccia e di paura. Troppo breve? No, anzi, giustamente dosato con un inizio assolutamente quieto, con Emily alle prese con la sua sfida al dolore che cerca di sconfiggere correndo, passando poi per la cattura da parte del killer svitato, all’interminabile tempo della prigionia con un crescendo di ansia e tachicardia per scivolare verso una conclusione a dir poco azzeccata. Semplicemente bellissimo. Piccolo racconto godibile, per veri attimi di paura ed angoscia.

Luci spente, il silenzio della notte, le ombre del giardino. Guardatevi alle spalle.

Buona lettura!

Stephen King
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