Un amore di angelo di Federica Bosco la recensione

Un amore di angelo l’ultimo capitolo della trilogia scritta da Federica Bosco è composta da: “Innamorata di un angelo” e “Il mio angelo segreto”. Una nuova avventura per Mia, l’inizio della sua vita da adulta, la fine dell’adolescenza, un ruolo nel mondo da definire, un sogno da inseguire ed una scelta da fare.

Un amore di angelo

Mia, dopo tanti disastri e tanto dolore, ha ritrovato Nina la sua amica di sempre ma la sua migliore amica è cambiata. Il suo segreto l’ha cambiata per sempre, l’ha trasformata in un adulta piena di responsabilità e di grandi piani per il futuro. Mia in confronto se si sente decisamente ancora una ragazzina ed il suo segreto, che ha smesso di raccontare in giro per non esser presa per pazza, la sta cambiando profondamente.

Nina fa una proposta a Mia che lei, vista la sua situazione non può rifiutare e che l’unico modo di rincorrere il suo sogno: tornare a ballare, stavolta senza schemi, senza obblighi, senza rigide scuole che la privino di quel calore umano di cui ha un disperato bisogno. Con Patrick al suo fianco, Mia crede di poter risolvere tutto ma ancora una volta il destino è in agguato.

Mia e Nina si buttano all’avventura, in compagnia di Betty, nella grande città: Londra.

Nonostante le emozioni, nonostante le sorprese e le continue sfide Mia continua a chiudersi in se stessa, vede le persone che ama continuare a scivolare lontano da lei e non sa come fermare tutto questo. Un modo c’è ma significherebbe sacrificare il motivo per cui continua a vivere: Patrick.

Fra ex fidanzati gelosi, famiglie scapestrate, insegnanti presuntuosi, lezioni durissime ed amicizie messe a dura prova, Mia dovrà fare la sua scelta. Per tornare a vivere ed essere se stessa.

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La Recensione del libro Un amore di angelo

Quest’ultimo libro che chiude la trilogia, decisamente manca della verve umoristica iniziale che ha contraddistinto il primo libro ed in parte il secondo.

In Un amore di angelo Mia è decisamente diventata più cupa, più debole, più chiusa ed un tantino più lagnosa. I dialoghi con Patrick si sono appesantiti diventando ripetitivi e melensi. Finale ovviamente scontato che si poteva evitare, cercando magari un’alternativa che fosse magari lieta ma non così banale. Decisamente nell’ultimo capitolo la pesantezza dei precedenti di fa sentire: due libri sarebbero stati più che sufficienti. Senza contare che nel terzo buona parte della narrazione s’impegna nel raccontare cos’è accaduto negli altri due.

Federica Bosco probabilmente ha optato per la trilogia per non deludere i fan e per poter allungare oltremodo la storia surreale fra Mia e Patrick condendola con le avventure e disavventure di ragazzini/adolescenti e adulti/adolescenti.

Si apprezza l’approfondimento dei legami familiari, in questo nuovo mondo di famiglie allargate in cui ci si lascia, si ritorna insieme e spuntano figli nei momenti più improbabili.

Vale la pena leggere questa trilogia?

Si se vi piace l’umorismo (purtroppo quasi assente ne Un amore di angelo), se avete avuto dei sogni da rincorrere e se amate le vite “avventurose” che vi ricordano la vostra adolescenza. Diversamente no.

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